Giovani in cammino verso Santiago

Dal 7 al 14 luglio, sette giovani dell’Oratorio di Cameri si sono cimentati con il Pellegrinaggio a piedi verso Santiago di Compostela sul percorso detto Portoghese (unendo Lisbona alla città Galiziana). L’itinerario settimanale ha coperto una parte del percorso, quella che parte da Tui (prima cittadina oltre il confine Portogallo – Spagna): lo scopo era quello di percorrere almeno un centinaio di Km (ne abbiamo coperti circa 120) distanza minima per ottenere – presentando le apposite credenziali – la cosiddetta “Compostelana”, ossia l’attestato rilasciato da Santuario che certifica l’avvenuto Pellegrinaggio svolto come percorso di Fede e non per altre motivazioni. È infatti tradizione peculiarmente compostelana, quella di viaggiare con una sorta di documento di viaggio sopra il quale si fa apporre il “sello” (timbro in spagnolo) nei vari posti in cui si passa: chiese, alberghi ma persino bar e negozi. Grazie alla sequenza di questi timbri i responsabili dell’Ufficio Pellegrini appurano l’avvenuto percorso, che deve essere necessariamente svolto a piedi o in bicicletta o a cavallo.

Nelle cinque tappe del percorso il programma giornaliero ha previsto sostanzialmente: la sveglia al mattino molto presto (solitamente intorno alle 5.30) per poter avanzare un bel tratto senza il problema del sole che picchiasse sulla testa. Importante era poi partire ben carburati con una bella colazione e almeno un’altra sosta lungo il percorso. Arrivando solitamente nel primo pomeriggio alla tappa successiva, i pellegrini hanno individuato di volta in volta il proprio “albergue” ossia la struttura, abbastanza spartana, presso la quale ci si ristora con una bella doccia, si lavano i vestiti (il kit prevede 2 o 3 cambi ma non di più, per via del peso) e solitamente ci si riposa un po’. In serata recuperate un po’ le forze il gruppo visita il paese e cerca uno dei locali convenzionati con il “menù del pellegrino”. Naturalmente non è mancata la dimensione spirituale e così verso sera c’è stata sempre la Celebrazione dell’Eucarestia: anche durante la giornata è stato bello e consolante pregare insieme ai giovani pellegrini Lodi, Rosario e Vespri. Solo con questi indispensabili momenti il Cammino alla Tomba dell’Apostolo Giacomo diventa anche occasione per rafforzare o ripartire in un percorso di Fede.

Grande è stata naturalmente l’emozione quando sabato nella tarda mattinata, abbiamo cominciato a intravvedere in lontananza i due campanili della Basilica di Santiago che si stagliavano in lontananza. Nonostante la stanchezza fisica accumulata e qualche fiacca ai piedi, nel pellegrino prevale in quel momento la Gioia per aver raggiunto la meta tanto desiderata. Viene spontaneo allora immedesimarsi negli antichi pellegrini ebrei che alla vista di Gerusalemme scoppiavano nel grido: “Quale Gioia quando mi dissero andremo alla Casa del Signore e ora i nostri passi si fermano alle tue Porte Gerusalemme!” (Salmo 121).

Al termine di questa esperienza intensa viene spontaneo ringraziare i giovani che si sono lasciati mettere in gioco per questo tipo di percorso. Sono certo però che se va sottolineato il loro coraggio, grande sarà in ciascuno di loro il guadagno sul piano delle emozioni e delle esperienze condivise. In fondo lo scopo del Pellegrinaggio è un po’ quello di richiamare le dinamiche della vita: camminare verso una meta tanto desiderata quanto ardua da raggiugere, accorgendosi che a fare questo percorso non siamo soli ma c’è chi si fa nostro Compagno di viaggio. Possiamo allora ben dire che oggi il Pellegrinaggio vale ancora di più: in questo mondo in cui il “tutto e subito” ci sta privando dello slancio verso i grandi Desideri e in cui l’andare sempre più in fretta non ci fa più cogliere la presenza indispensabile del prossimo. Spero allora con tutto il cuore che questa sia solo la prima di altre esperienze che possano giovare alla crescita dei nostri giovani e magari anche di noi adulti

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