Due termini difficili danno il titolo a questo articolo:
eredità ed autoctisi.
Entrambi sono capaci di creare sentimenti contrastanti nel lettore, poiché in essi si annidano una molteplicità di significati che solo il vissuto di ciascuno può dirimere.
Potenza, fortuna, ricchezza. Produzione da un lato, abisso dall’altro. Paura, incomprensione, sterilità. Eppure, il riferimento all’intellighenzia italiana del primo Novecento non è che un facile esempio di ciò che si vuole esprimere, al contrario di quanto potrebbe sembrare.
Eredità. La sfida più grande è sempre (il) domani.